Hetzner, i data center con estensione in Finlandia a basso impatto ambientale

Nell’era digitale, i data center sono certamente un business in crescita. Fondato in Germania nel 1997, Hetzner oggi è uno dei maggiori operatori di data center in Europa e nel mondo. Quando l’azienda ha iniziato a fare piani di espansione a metà degli anni 2010, ha presto rivolto la sua attenzione verso nord, in Finlandia.

Infatti, la Finlandia è stato il primo stato al di fuori dellla Germania ad ospitare i data center Hetzner.

Martin Hetzner, fondatore dell’azienda, ha visitato la Finlandia diverse volte, valutando le varie opportunità di stabilimento in tutto il paese. Infine, il sito ottimale è stato trovato a Tuusula, una comunità situata nella Finlandia meridionale. E cosi, un nuovissimo blocco di data center è entrato in funzione nel 2018.

“Qui abbiamo un sito di 150.000 metri quadrati e possiamo ospitare ben 20 unità di data center”, afferma Joonas Terhivuo, CEO di Hetzner Finland Oy. Attualmente, l’Hetzner Data Center Park Helsinki comprende cinque unità di data center, l’ultima delle quali aperta a luglio 2021.

“La prossima unità di data center in programma dovrebbe essere completata e operativa entro febbraio-marzo 2022”, spiega Terhivuo.

Inoltre, le basi per due unità di data center completamente nuove, così come le strutture di stoccaggio, sono già pronte. “Probabilmente potremo diventare operativi con un’altra unità alla fine del 2022”, rivela il CEO.

E una nuova unità di data center significa un elevatissimo numero di prestazioni potenziali, poiché già una singola unità può ospitare decine di migliaia di server dedicati e/o cloud.

Ma perché Hetzner ha scelto la Finlandia?

Ma cosa ha reso la Finlandia così attraente agli occhi dell’azienda tedesca di data center? – Terhivuo dice che la Finlandia ha diverse qualità attraenti:

“Prima di tutto, un clima più freddo è una buona notizia per i server, poiché la necessità di raffreddamento diminuisce. Inoltre, l’ambiente commerciale locale è stabile, con pochi rischi. La terza questione è il prezzo dell’elettricità che è rimasto molto competitivo negli ultimi anni”, spiega Terhivuo. “Inoltre, ci sono agevolazioni fiscali disponibili per le aziende di data center che stabiliscono operazioni nel paese.”

Un’espansione che è solo agli inizi

Hetnzer è in continua crescita. Nel 2021 infatti, è stato anche aperto un parco di data center negli Stati Uniti. Ma, anche i data center già esistenti sono in continua espansione, come spiegato poco fa nel caso della Finandia.

Una struttura che, secondo le stime del CEO, è destinata addirittura a duplicare nel giro di un paio di anni.

Hetzner Finland infatti, attualmente impiega poco più di 40 persone che lavorano nei settori dell’informatica, delle costruzioni, dell’ingegneria elettrica, della manutenzione delle proprietà e della gestione degli uffici.

“Nel 2022, probabilmente arriveremo a 50”, dice Terhivuo, aggiungendo che l’azienda “probabilmente” raddoppierà il suo organico nei prossimi anni.

Hetzner significa anche sostenibilità ambientale

Nonostante l’argomento controverso, in realtà, già soltanto l’utilizzo di macchine virtuali – che sia per hostare un sito web, un’applicazione o un software – riduce l’impatto ambientale, considerando che se una persona o un’azienda decidesse di hostare un server fisico 24/7, i costi sarebbero sicuramente maggiori.

Ma, Hetzner presta comunque particolare attenzione nell’ottimizzare i costi energetici dei suoi data center.

Secondo Terhivuo, il Data Center Park ha anche infatti una “vena verde”. I sistemi di cattura del calore utilizzano il calore in eccesso dai server per riscaldare gli uffici e l’azienda utilizza l’energia eolica e idroelettrica per il resto dei suoi usi energetici.

Ma la spinta sostenibile più significativa sta nella fabbricazione dei server stessi.

“Progettiamo e costruiamo i server noi stessi. Questo significa che siamo in grado di ottimizzare l’uso dell’energia e altre questioni a livello di server, il che è estremamente efficace per promuovere l’efficienza energetica”.

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